VESDAN, un artista fuori dal coro
VESDAN, un artista fuori dal coro
E’ durante una cena
alla locanda La Pecora Nera di
Buturo che noto sulle pareti opere fuori dal comune e la curiosità di
conoscerne l’autore mi spinge a chiedere un possibile incontro con lui. Mi sono rimasti impressi i suoi quadri che vivono
di una propria vita. Dopo pochi giorni eccomi accontentata!
La nostra è una tranquilla chiacchierata
all’ombra dei faggi silani in cui scopro un artista con una forte personalità
che segue una sua poetica diversa e in qualche modo “anacronistica” che spazia
liberamente e come un neo-transavanguardista sprigiona la forza di un dada
contemporaneo non in linea con le mode attuali del mercato che dettano le tendenze
da catalogo dei gusti. Vesdan mi fa pensare a un neo-Chagall o a un Magritte,
oppure a un De Kooning, anzi no a tanti ma in fondo a nessuno di questi per la
sua capacità di sperimentare e di spaziare è uno spirito libero che come i veri
artisti vive nel tormento della creazione artistica. Egli si definisce ludico
come un dadaista, surrealista per le sue creazioni sorprendenti, astratto,
metafisico nella sua ermeticità e concettuale ma anche onirico ed empirico,
spazia dall’informale al minimal. Allora mi parla del suo amore per Leonardo
che nella sua Triade di artisti indica con un’aureola/aurea sul capo. Le sue
opere non sono di grandi dimensioni per sua scelta poiché in esse ritrova la
sua giusta dimensione.
I titoli che vi appone sono lunghi e descrittivi con una nota di mistero e d’ironia. Vesdan spesso
descrive volti senza identità ma quando lo fa il suo stile è espressionista da
incisore, duri e pensierosi. Vivi i colori e forti i contrasti nelle forme fluide
e sinuose che rimandano a concetti filosofici irrisolvibili come in Domande
senza risposta risposte senza domanda (la coppia perfetta) del 2013, in cui
una figura umana fluttua nel cielo stellato, tormento notturno dell’anima, in
linea sulla corsa di una volpe bicroma. L’opera che maggiormente mi colpisce è
l’intensa vita di Nick Vujicic nel grande circo della farfalla sempre del
2013, perché in essa rivedo la trama del film surreale Boxing Helena di
Jennifer Lynch. E’ la storia di un medico che mutìla la donna della sua vita
riducendola come la Venere di Milo tenendola in vita su un tavolo. Un film
surreale e macabro che però suscita stupore per via del medium, il cinema,
l’unico che possa ingannare la realtà con i suoi trucchi così come un artista può
fare, e Vesdan lo fa, ponendo un busto su un trespolo che come un tuffatore è in
attesa di uno slancio irreale nella vasca d’acqua sottostante.
Nella nostra conversazione non mi parla di vera e propria biografia, Vesdan è un creatore misterioso, colto, educato e all’apparenza non rivoluzionario, è un artista impegnato in molte cose e in fondo vuole essere visto così attraverso le sue opere. Mi parla del suo periodo bolognese in cui sembra per un po’ perdere la sua vena poetica per poi ritrovarla solo a contatto con la natura in cui i suoi elementi, il vento, l’acqua, il fuoco e la terra si abbinano con l’ascolto, il vedere, l’amore e il cammino. Vesdan è un artista che ama giocare con le forme, i colori ma soprattutto con la fantasia così come suddivide nel suo catalogo le sue opere in sei mondi, in un incomprensibile ordine fisico!
VESDAN, L' intensa vita di Nick Vujicic nel grande circo della farfalla, 2013 |
Nella nostra conversazione non mi parla di vera e propria biografia, Vesdan è un creatore misterioso, colto, educato e all’apparenza non rivoluzionario, è un artista impegnato in molte cose e in fondo vuole essere visto così attraverso le sue opere. Mi parla del suo periodo bolognese in cui sembra per un po’ perdere la sua vena poetica per poi ritrovarla solo a contatto con la natura in cui i suoi elementi, il vento, l’acqua, il fuoco e la terra si abbinano con l’ascolto, il vedere, l’amore e il cammino. Vesdan è un artista che ama giocare con le forme, i colori ma soprattutto con la fantasia così come suddivide nel suo catalogo le sue opere in sei mondi, in un incomprensibile ordine fisico!
English version:
VESDAN, an artist with a unique vision
It was at dinner at La Pecora
Nera in Buturo that I noticed some unusual paintings on the walls and since
I wanted to find out who had painted them I asked if it was possible to meet
the artist. I was really impressed by his pictures which have a life all of
their own. After a few days my wish was granted! We had a leisurely chat in the
shade of some beech trees and I discovered an artist with a strong personality
who pursues his own poetic and in some ways ‘anachronistic’ vision, a neo-trans-avant-gardist
emanating the strength of a contemporary Dada who doesn’t follow the current
market fashions that dictate trends and tastes. Vesdan
reminds me of a neo-Chagall or a Magritte, or even a De Kooning, or of many
artists, but in the end of none of these because of his ability to experiment, which
makes him a free spirit who lives in the torment of artistic creation as true
artists do. He defines himself as being as playful as a Dadaist, a surrealist
because of his surprising creations, abstract, metaphysical in his inscrutability
and conceptual, but also dreamy and empirical, ranging from the informal to the
minimal. He spoke to me about his love for Leonardo whom he depicts
with a halo over his head in his Triad of artists. His
paintings are deliberately quite small because he finds this to be the right
dimension for him. The titles are long and descriptive
with a hint of mystery and irony. Vesdan often paints nameless faces but when
he does so his style is that of an expressionist engraver, and the faces are hard
and thoughtful. He uses vivid colours and strong contrasts in fluid and sinuous
shapes that call to mind unsolvable philosophical concepts, such as in Questions without answers, answers without
questions (the perfect couple) from 2013, in which a human
figure flutters in a starry sky, a nocturnal torment of the soul, mirroring the
flight of a multi-coloured fox. The painting that struck me most forcibly was The intense life of Nick Vujicic in the
great butterfly circus, again from 2013, because it reminds me of the
story of Jennifer Lynch’s surreal film Boxing
Helena. It is the story of a doctor who mutilates the love of
his life to make her look like the Venus di Milo and keeps her alive on a table.
This is a surreal and macabre film which arouses wonder because of the medium used,
the cinema, the only one that can fool reality with its tricks just as an
artist can and as Vesdan does, placing a bust on a trestle which looks like a
diver waiting to plunge into the pool below. I didn’t learn much about Vesdan’s
life during our talk. He’s a mysterious, cultured, polite and apparently
non-revolutionary creator, an artist who is engaged in many things and wants to
be seen as such through his work. He told me about
his time in Bologna where he seemed to lose his poetic vein a little before
finding it again by reconnecting with nature where the elements of wind, water,
fire and earth mix with listening, seeing, loving and walking. Vesdan is an
artist who loves playing with shapes, and colours, but most of all with the
imagination, just as he divides his works into six worlds in his catalogue, in an
incomprehensible physical arrangement!
for more information click here vesdanartonline.blogspot.it
Galleria
VESDAN, PINK TRUMP TRUMP PINK , 2017 digital art |
VESDAN, Modì L'aristocratico, 2016 |