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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

LEONARDO DA VINCI. La scienza prima della scienza

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LEONARDO DA VINCI. La scienza prima della scienza - ROMA, Scuderie del Quirinale - dal 13 marzo 2019 al 30 giugno 2019 Leonardo da Vinci, Studio di due mortai che lanciano proiettili esplosivi, 1485. Codice Atlantico f 33r. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, @Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio-f33r Pensare di sapere tutto sul grande artista italiano, Leonardo da Vinci, è presunzione, o addirittura, saccenteria. La mostra in occasione del cinquecentenario dalla sua morte (1519-2019) è un’ottima occasione per conoscerlo meglio al di là del titolo universalmente riconosciutogli di genio . Leonardo (Vinci,  1452 – Amboise, 1519) è stato un artista poliedrico, curioso ma soprattutto ben informato delle novità del suo tempo e a stretto contatto con altri studiosi interessati alla tecnologia applicata: all’architettura; all’idraulica; all’arte della guerra e alle strategie militari, nell’attacco e nella difesa; all’industria meccanica legata alla lavorazion

GIOTTO NELLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI

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GIOTTO NELLA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI particolare dell'Adorazione dei Magi nelle storie di Cristo, affresco cm 200x185 ph Paola Scalise* Fiumi di parole sono stati scritti nella letteratura artistica su Giotto di Bondone (1267 ca-1337) riconosciuto universalmente come la pietra di paragone di tutta l’arte con l’A maiuscola. Dante, ci racconta Giotto e Cimabue nei famosi passi e Vasari lo segue con aneddoti e novelle, segnalando come suo discepolo il Cavallini. Studi successivi porteranno a dubitare persino che Cimabue fosse suo maestro. Giotto resta nella storia dell’arte italiana un esempio da seguire, un genio, colui che inizierà il filone fiorentino della pittura.   Il maestro in quegli anni non era conosciuto in Piemonte e a Venezia, e fu contestato a Bologna e in Lombardia a quanto riporta Ferdinando Bologna ne  La coscienza storica dell’arte d’Italia (1982), probabilmente ciò si può giustificare per le sue capacità artistiche innovative che attirarono invidie d

Il Classico si fa pop. Di scavi, copie e altri pasticci

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Il Classico si fa pop. Di scavi, copie e altri pasticci - Roma, Museo Nazionale Romano: Crypta Balbi e Palazzo Massimo - dal 14 dicembre 2018 al 7 aprile 2019. Francesco Antonibon, Ritratto di Giovanni Volpato , XIX sec., olio su tela, cm 81x68 Bassano del Grappa, Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa Roma che si sfoglia come un libro di storia e nelle sue pagine-strati si racconta: è così che l’archeologo Andrea Carandini descrive la città. Aggiungerei dicendo che i reperti sono preziosi fiori secchi dimenticati tra i suoi fogli. Secoli di vita stratificati che nel 2010 rivelano a Mirella Serlorenzi, allora funzionario della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, un tesoro di circa 12000 pezzi durante gli scavi di manutenzione in via Urbana 152, nel rione Monti. Si tratta di scarti di produzione di tazzine, piatti, piattini, statuine, tabacchiere, calamai, zuccheriere, portauovo, calchi e caselle per la cottura di quella che fu la fabbrica di b