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Visualizzazione dei post da 2019

CORRADO CAGLI. Folgorazioni e Mutazioni

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CORRADO CAGLI. Folgorazioni e Mutazioni  - Roma, Museo di Palazzo Cipolla da venerdì 8 novembre 2019 a lunedì 6 gennaio 2020 Corrado Cagli, Neofiti, 1934  tempera encaustica su tavola, 61x61 cm Collezione Archivio Corrado Cagli, Roma  © Foto Archivio Corrado Cagli, Roma Corrado Cagli è un artista marchigiano che pur avendo contribuito in modo attivo e proficuo sulla scena artistica mondiale è stato, come altri nella storia, inspiegabilmente dimenticato. E’ così che lo presenta il Prof. Emmanuele F.M. di Emanuele e mi domando come possa essere accaduto tutto questo. Una damnatio memoriae imputabile alla condanna data dalla stampa fascista nel 1937 alle sue opere definite degenerate, unita certamente ad un sentimento d’invidia nei confronti di un artista virtuoso come fu per Felice Giani (1758-1823), abile e raffinato decoratore nell’epoca imperiale napoleonica. Corrado Cagli: dimenticato, accantonato e obliato per le sue capacità artistiche senza limiti nelle tecniche e nelle

POMPEI E SANTORINI L'ETERNITA' in UN GIORNO

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POMPEI E SANTORINI  L'ETERNITA' in UN GIORNO - Roma, Scuderie del Quirinale dall'11 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020 J.M.William Turner, L'eruzione del Vesuvio, 1817-20, acquarello Yale Center for British Art Paul Mallon Collection Cosa spinge Goethe nel suo viaggio in Italia tra il 1786 e il 1788 a cambiare il suo modo di vedere l’arte e la natura è in parte spiegato in questa mostra. La precedente dottrina sturmeriana del genio sarà sostituita da quella in cui l’opera d’arte è scaturita come un fenomeno della natura e regolata da leggi obbedienti a determinati processi. Egli così la descrive:  « Natura! […]. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato, ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico. Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri […]. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei alcun potere. Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce sempre e sempre

BOLLE DI SAPONE Forme dell’utopia tra vanitas, arte e scienza

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BOLLE DI SAPONE  Forme dell’utopia tra vanitas, arte e scienza - PERUGIA GNU - Galleria Nazionale dell'Umbria dal 16 marzo al 9 giugno 2019 Karel Dujardin, Ragazzo che soffia bolle di sapone.  Allegoria  della transitorietà e della brevità  della vita umana , 1663, olio su tela cm 139,2x117,1 Copenhagen, Statens Museum for Kunst Le bolle di sapone sono un gioco antico e affascinante, apparentemente banale e privo di pedagogia, ma che al contrario richiedono concentrazione nel saper dosare la quantità e l’intensità dell’aria da soffiare nella cannuccia e generano un senso di suspense fino alla loro esplosione. Chi non ricorda le gare con i compagni di gioco per misurarne la grandezza, il numero, l’altezza verso il cielo e soprattutto per la durata della loro breve vita. E’ una magia, una scoperta di un fenomeno casuale che risale all’invenzione del sapone in Siria.   Ignazio Stern, detto lo Stella, Putto che fa bolle di sapone (Vanitas) , ca.1730, olio su tela cm

LUIGI BARTOLINI: LA PITTURA E' UN UMORE DELLE ANIME INNAMORATE

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LUIGI BARTOLINI:   La pittura è un umore delle anime innamorate - Osimo, Museo Civico Palazzo Campana;  - Roma, Accademia di Belle Arti,  Linee di libertà  (28/03/2019-16/04/2019) Luigi Bartolini,  Il pittore galante  (1962), litografia 20/100, cm 40x30 Osimo, Museo Civico di Palazzo Campana ph A.Santarelli   Luigi Bartolini l’ho conosciuto in Osimo nel Museo Civico della deliziosa cittadina marchigiana anni fa e nel rivedere recentemente le ventitré incisioni, esposte all’Accademia di Belle Arti di Roma, mi sono incuriosita di quest’artista diverso per la sua continua ricerca artistica, spirituale e sociale del nostro recente passato. Un artista con un insaziabile desiderio di sapere. Luigi Bartolini (Cupramontana, 1892 - Roma, 1963) è stato un ribelle, nel senso buono della parola, già da bambino fuggì di casa per sottrarsi ad un padre troppo severo. La sua formazione artistica non si svolse in modo lineare e convenzionale, infatti seguì le lezioni dello storico del