I décollage di Mimmo Rotella
I décollage di Mimmo Rotella
Mentre la pop-art americana poneva sul mercato l’arte come merce di
consumo e di benessere sociale celebrandola come una diva di Hollywood, Rotella
lavorava in antitesi su quei poster con un gesto forte di strappo e ribellione
come gli anni che sarebbero giunti di lì a poco in tutto il mondo sotto il nome
di “Sessantotto”. Stratificazioni di poster murali che Mimmo incollava su tela. Immagini pubblicitarie del Cinema americano e nostrano in un'epoca che stava creando nuovi miti sulla scia consumistica, prima avvisaglia della globalizzazione contemporanea.
Egli sottopone alla ludica azione manifesti pubblicitari
incitanti al consumismo e locandine di film giungendo fino quelli della disputa
politica degli anni Settanta sui temi sociali del divorzio e dell’aborto. Rotella, lacerando il poster superficiale, cancella il suo significato originario e svela
quello coperto come nuovo, altrimenti invisibile. Il gesto lascia così libero corso
al caso e la tecnica del décollage è controllata e imprevedibile allo stesso
tempo. Mi piace la novità della sua pratica neo-realista così originale!
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