MARINA BINDELLA L’Opera grafica 1988-2018

MARINA BINDELLA  L'opera grafica 1988 - 2018   Roma, Museo dell'Istituto Centrale per la Grafica, Via della Stamperia, 6  -  dal 28/11/2018 al 31/01/2019 ingresso libero 

La mostra ricostruisce la storia dell’attività artistica nel corso di trent’anni di Marina Bindella (Perugia, 1957). Un’artista-docente d’Accademia che in più di sessata opere spazia nel mondo dell’arte contemporanea attraverso i linguaggi dell’incisione, della pittura e dell’illustrazione. Alla sua formazione classica segue la laurea in Storia dell’Arte alla Sapienza, diplomandosi in Incisione alla Scuola delle Arti Ornamentali di S.Giacomo di Roma. 


Arborea II, 1995
xilografia (pvc)

La tecnica e la sua personale sensibilità fanno la differenza: Marina Bindella nella prima metà degli anni ’90 è allieva di grani maestri del nostro tempo come Guido Strazza, Carlo Lorenzetti, Enrico Della Torre e Giulia Napoleone, dai quali, nel suo personale lavoro, ha saputo tradurre la freschezza del segno da un’idea veloce ad un linguaggio lento e più ragionato nella paziente tecnica incisoria. Le sue opere sono attraenti nel senso magnetico della parola, le emozioni si legano al segno inciso della mano come lei stessa definisce «prolungamento della mente, in senso kantiano».  Le opere in esposizione hanno conquistato l’apprezzamento dei visitatori ora sedotti dalle xilografie ora dagli acquerelli dei grandi e dei piccoli formati. L’allestimento non segue un itinerario cronologico ma sensibile secondo tre grandi categorie di segni: biomorfe, filigrane e incroci. Segni che oscillano tra il figurativo-naturalistico e l’astratto come proiezioni della teoria del micro e del macro cosmo, del vicino e del lontano. Arborea II, 1995, xilografia (pvc) nella seconda sala, unisce l’incisione ad un delicato frottage nella parte sinistra dell’opera.  

Pagine d'acqua, 2001- 02
xilografia (linoleum)

Anche Pagine d’acqua, 2001-2002, xilografia (linoleum) rapisce l’osservatore invitandolo ad avvicinarsi lentamente nella fitta proprietà fisica della capillarità dell’acqua Nella terza sala sono rimasta particolarmente colpita da Finis terrae, 2015, xilografia (linoleum) una grande opera che senza il vetro della cornice, scopre al meglio l’intensità materica dell’inchiostro nel solco, in un paesaggio in cui cielo e terra si uniscono. La personale di Marina Bindella si colloca in una rassegna dedicata alle donne Grafica Femminile Singolare inaugurata dalla dirigente dell’Istituto Centrale per la Grafica, Maria Antonella Fusco, in occasione dell’8 marzo del 2012. Ancora una volta il Museo dell’Istituto ha regalato al pubblico un’esposizione di arte contemporanea in un luogo storico della grafica tra passato e presente

Finis Terrae, 2015
xilografia (linoleum)

per maggiori info visita il sito

Galleria:

 , 2013
xilografia (linoleum)

Apeiron IV, 2017
disegno e tecnica mista su tavola

particolare

Luce in abisso, 1997
xilografia

Lines di terra, 2010
olio e graffio su tavola

Post popolari in questo blog

BOLLE DI SAPONE Forme dell’utopia tra vanitas, arte e scienza

GIORGIO DE CHIRICO E LA NEOMETAFISICA

LUIGI BARTOLINI: LA PITTURA E' UN UMORE DELLE ANIME INNAMORATE