JIM DINE IN THE HOUSE OF WORDS

JIM DINE in THE HOUSE OF WORDS
Graffito di Jim Dine nell'ingresso dell'Accademia Nazionale di S.Luca

Il critico e gallerista d’arte Daniel Heinrich Kahnweiler scrivendo di Juan Gris disse che “c’è sempre scrittura quando vi è trasmissione del pensiero tramite segni grafici, oppure tramite segni plastici” e Jim Dine nella sua casa incide sui muri il suo poema-testamento, chiosando la sua visione del mondo attuale con graffiante realismo. Analizzando meglio la traduzione della parola inglese house egli fa riferimento alla casa come luogo fisico e alla sua struttura, diverso sarebbe stato se avesse parlato di home come luogo degli affetti, della famiglia e del privato. Lo spazio fisico di cui si parla è costruito non solo intorno a lui ma a chiunque viva nel proprio tempo in modo totale ed attivo. 
The Flowering Sheets (Poet Singing) 2008-2016
polistirolo, gesso, legno, carboncino
courtesy of the Artist and Richard Gray Gallery, Chicago/New York

The Flowering Sheets (Poet Singing) è come un piccolo tempio pagano dove la testa colossale di Jim ridente spicca tra cinque figure lignee danzanti, un movimento libero che ricorda i figli dei fiori del festival di Woodstock. Statue in cui la materia lascia intravedere l’uso della pialla attraverso la segatura lasciata volutamente attaccata come un non-finito dell’artista.  



La casa per Jim Dine è un tema già vissuto nell’opera del 1960 (vedi il mio articolo al linkin cui l’uomo è protagonista della sua vita, artefice e vittima delle sue scelte, in un environment lontano dalla natura. Gli happening si distinguono dalla rappresentazione teatrale per l’assenza della finzione scenica in cui non s’imita il reale ma si vive come nel quotidiano. Nell’arte contemporanea il fenomeno è ritenuto come il processo naturale dello sviluppo del collage nell’azione passando attraverso l’assemblage e l’environment. Emozionalmente coinvolgente in cui si possono instaurare relazioni tra materia e oggetto delle tutto inaspettate. The Flowering è una cristallizazione dell’happening, un fermo immagine, una testimonianza plausibile della presenza dell’artista all’Accademia Nazionale di S. Luca; sono i suoi fogli fioriti incisi sull’intonaco di un luogo storico per l’arte. L’artista di Cincinnati ha voluto ringraziare l’Accademia attraverso questa installazione datata 2008-2016, per la sua elezione ad accademico straniero. 

E’ proprio in una sua intervista all’Accademia Nazionale di S.Luca visibile su Rai Arte (vedi link) che Dine si dichiara apertamente un non Pop Artist ma un artista solitario, diverso dal gruppo che pur segnando un’epoca felice mirava alla cultura di massa e al consumismo, verso un’arte non emozionale; ricollocandosi autonomamente nella storia dell’arte contemporanea prima che altri possano erroneamente collocarlo. Gli artisti, quelli veri, spesso si ribellano ad etichette che critici e storici danno loro, perché hanno una natura ribelle, da artefici del proprio tempo. Notevole il suo catalogo bilingue acquistabile in mostra in cui è trascritta la versione integrale del suo poema-testamento.   
       Ingresso libero
       La mostra è stata prorogata al 5 marzo.
       per maggiori informazioni link

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