Il raffinato riciclo di Paolo Guidotti

Il raffinato riciclo di Paolo Guidotti

Omino
 Michelangelo diceva che per far colpo sulle persone entrando in un importante palazzo occorreva una scala sontuosa perché ciò faceva la differenza rispetto a una più umile per la casa di un contadino. Introdurre un artista come Paolo Guidotti è come costruire la prima scala perché le sue opere di assemblage sono fantastiche nel vero senso della parola. 
Autobersaglio, ritratto 1991

Ho conosciuto per caso le sue sculture costruite con materiali di riciclo attraverso un’opera dell’artista Domenico Sestito, Omaggio a Guidotti, 2013, un insieme delle sue opere molto emozionante. Paolo Guidotti è un nuovo Alexander Calder, l’americano che inventò le sculture di arte cinetica, le“mobile”. Alcune opere di Guidotti sono cinetiche e altre no ma tutte rientrano nel campo delle forze ludiche che sono represse in noi; opere in cui il divertimento prosegue nell'individuare gli scarti recuperati attraverso il riciclo che solo un grande artista può fare. 

I colori dipinti sul legno, i bilanciamenti, le strutture aeree di fili metallici, i meccanismi che fanno dei suoi bersagli oggetti di raffinata arte. Il libero ingegno come il libero arbitrio dell’uomo nella realtà, la funzione non necessaria dell’oggetto in un mondo dove tutto è da manuale; in una società tecnologica in cui le persone si muovono solo se hanno una demo, un salvavita per vivere senza paure e per non scegliere, preferendo la via già indicata Il piacere del divertimento puro in cui il riciclo è, come ripeto sempre un valore aggiunto importante e indissolubile. Lamiere di metallo, spine elettriche, stoffe con risvolti, smalti, cartone accartocciato, vecchie tavole di legno, sassi, mattoni, goniometri, corde, sono queste le sue materie prime. Egli crea quel che non c’è nella realtà ordinata come i giochi improvvisati per i bambini, come i teatrini. Guidotti cavalca l’onda lunga del Surrealismo, in cui il sogno infrange lo schema logico in un’esplorazione della fantasia interiore e senza un fine logico razionale. 
Acrobata, tecnica mista, 1999


L’artista nasce nel 1938 a Firenze, pittore e illustratore dal 1961 vive e lavora a Milano a un'intensa attività editoriale come direttore artistico della Rizzoli Libri, autore di copertine per Mondadori, Longanesi, De Agostini, SugarCO, Rusconi e Club degli Editori. Inoltre lavora per i quotidiani e i periodici come Il Messaggero e La Repubblica. Nelle sue illustrazioni dà luce, traduce, chiosa e rivela il testo letterario, dalla narrativa ai saggi, con notevole abilità. Paolo Guidotti è senza dubbio un artista dei nostri tempi capace come Re Mida di tramutare qualsiasi cosa in oro.





Calendario Caleidoscopio messicano, tre tavole, tecnica mista, 2005


Omaggio a Paolo Guidotti, Domenico Sestito, tecnica mista 30x42, 2013


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