ESCHER – Palazzo Bonaparte, Roma dal 31/10/23 al 05/05/24
ESCHER – Palazzo Bonaparte, Roma
dal 31 ottobre 2023 al 5 maggio 2024
«Adoriamo il caos perché amiamo produrre ordine» M.C.Escher
M.C.Escher, Mano con sfera riflettente, 1935 Litografia 318x213 mm Collezione Rock J.Walker/ Walker Fine Art, USA All M.C.Escher works © 2023 The M.C. Escher Company All rights reserved www.mcescher.com |
M.C. Escher, Autoritratto, 1929 Litografia, 264x203 mm Collezione Maurits, Italia All M.C. Escher works © 2023 The M.C. Escher Company. All rights reserved www.mcescher.com |
L’artista si definisce come una persona che fin dalla sua gioventù ha usato la grafica come mezzo espressivo impiegando come strumenti le matrici di legno, di rame e pietre litografiche, oltre al torchio, all’inchiostro e ad ogni tipo di carta per la stampa. Egli sperimenta e perfeziona la tecnica continuando ad usare questo medium ma la sua ricerca non è rivolta solo alla perfezione ma ad un’instancabile multivisione delle sue idee attraverso la realtà, il sogno, la magia, l’ipnotico e l’illusione. Una creatività dal micro al macro senza l’uso delle moderne tecnologie che nasce dalle sue mani e si sviluppa in varianti uguali ma sempre diverse, distorte e riordinate, straordinariamente uniche che daranno linfa vitale negli anni successivi a tutta la produzione artistica mondiale. Uno stile personale rivolto ad un contatto più vicino al mondo della scienza. Come disse l’incisore bretone Jean-Pierre Velly (1943-1990): «Non c’è differenza tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande. Si calcola con le ore, con chilometri, con gli anni-luce… Sono scale di misura e, ancora una volta, delle parole con le quali uno si esprime per provare a definire al meglio quello che abbiamo voglia di dire…Ma che vogliono dire “millimetri”, “anni-luce”? Non ha importanza, no?». (1983).
Un video con la biografia dell’artista introduce alla visita che si articola
in otto sezioni.
Nella prima, Gli
inizi, in cui la natura è il suo tema ispiratore, attraverso una
meticolosa osservazione della flora e della fauna e con vedute panoramiche che
spaziano verso orizzonti lontani. Molto si deve al suo maestro Samuel Jessurun
de Mesquita (1868-1944) esponente dell’Art Nouveau olandese nelle sue linee
sinuose e nelle forme eleganti tipiche di questo movimento.
Nella seconda sezione, Italia, si racconta la sua esperienza italiana e celebra, in un certo senso, i cent’anni dal suo trasferimento a Roma, dal 1923 al 1935.
Così
scrive:
«La sera
(…) disegnavo la meravigliosa, bellissima architettura di Roma di notte,
che mi
piaceva di più di quella alla luce del giorno.
Le
passeggiate notturne sono il più meraviglioso ricordo che ho di Roma»
I suoi viaggi, in compagnia del
suo amico artista svizzero Giuseppe Haas Triverio (1889-1963), erano iniziati
due anni prima in Italia e i suoi soggiorni nel Belpaese si protraggono sempre
più verso il sud, di cui scrive:
«Ero
incredibilmente interessato al paesaggio del sud Italia. Alle influenze dei
Mori come, ad esempio, quei tetti tondeggianti…l’ho trovato affascinante».
Escher segue le lezioni
di storia dell’arte di Adolfo Venturi all’Università La Sapienza di Roma, si
unisce al Gruppo Romano Incisori Artisti ed espone per la prima volta la sua personale nella sua sede a Palazzo
Venezia. È in questo periodo che si sposa e crea la sua famiglia. Successivamente
al 1935 per sfuggire all’oppressione fascista si trasferirà in Svizzera, nel
1937 a Uccle in Belgio e nel 1941 a Baarn, nei Paesi Bassi.
La terza è dedicata alle
Tassellature ovvero, secondo il gergo geometrico, a quei modi di
suddividere il piano replicando una o più volte la stessa, o diverse figure
geometriche all’infinito, evitandone la sovrapposizione e creando, a volte, una
terza dimensione. Combinazioni che furono ispirate dal suo secondo soggiorno a
Granada nel 1936, nell’Alhambra, un complesso palaziale andaluso fortificato su
un colle in cui le decorazioni moresche si rifletteranno nei suoi lavori
(mosaici, muqarnas, voussoirs, archi merlati, cupole, archi ogee, capitelli
fatimidi, ecc.). Si può dire che in questo periodo il suo stile volge all’astratto.
M.C.Escher, La Cathédrale engloutie, 1929, Xilografia, 721x416 mm Collezione M.C.Escher Foundation,Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
La quarta sezione può
essere definita come il seguito naturale delle tassellature con la xilografia Metamorfosi
II, (1939-1940) una lunga striscia su cui il movimento è scandito dalle
forme che con un ritmo quasi musicale, sul genere di Boléro di Ravel (1928), si
estende da figure elementari in altre via via più complesse tornando poi alle
sue origini.
La quinta sezione è
dedicata alla Struttura dello spazio della sua composizione e
scomposizione, della sua profondità in cui i solidi geometrici sono ruotati,
incastrati e duplicati. La litografia Mano con sfera riflettente (1935)
è tra le sue opere più famose, usata come superficie riflettente e deformante
della realtà, risalta la cultura antropocentrica ed egocentrica del vivere
contemporaneo.
La sesta sezione, Paradossi
geometrici, è la conseguenza logico-matematica della precedente in cui
le sue intuizioni visive ed intuitive sono poste come motivo di studio durante
il Congresso Internazionale dei Matematici ad Amsterdam del 1954. Le stampe non
solo trovano apprezzamento nella comunità accademica ma sollecitano il dialogo
tra arte e scienza, obiettivo sempre inseguito ed auspicato dall’artista.
La settima sezione
raccoglie invece i Lavori su commissione di cui: ex libris,
loghi, biglietti d’auguri, francobolli, articoli pubblicitari, ecc. su cui sono
stampate le sue tassellature, segno inconfondibile del suo stile.
Nell’ottava, Eschermania,
la popolarità di Escher si estende alla pubblicità, alla moda, al design e si
affianca ai movimenti hippy dalla metà degli anni Sessanta in poi, esprimendo
il suo linguaggio avanguardistico ed immediato.
M.C.Escher, Sole e Luna, 1948 Xilografia, 251x270 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
Le sezioni presentano
diverse attività multimediali in cui il visitatore può interagire con le sue
opere in modo diretto tramite la loro proiezione nella sala specchiata,
immergendosi tra gli effetti di profondità e spazialità sotto le luci colorate; oppure con scatti fotografici che lo includono nei suoi lavori più celebri;
o muovendo figure geometriche calamitate su pannelli per creare nuove forme.
Ma la migliore
esperienza della mostra è quella dell’entrare realmente e fisicamente
nello studio di Escher a Baarn, nei Paesi Bassi, ricreato così com’era tra le
sue cose: una scrivania, i suoi strumenti di lavoro, la lampada, la lente
d’ingrandimento. Un’esperienza da brivido per chi lo ha notato nello sfondo di Mano
con sfera riflettente (1935) trovarsi nel suo spazio intimo dove creava i
suoi lavori è emozionante, inoltre, rievoca un tempo ormai molto lontano dal
nostro vivere contemporaneo in cui non esisteva il computer. Una riflessione
sorge spontanea proprio da qui dal nostro pensare ultratecnologico in cui tutto
diventa possibile attraverso l’uso del digitale distante dalla manualità del
mondo di Escher, artista originale e unico, anticipatore di un’arte innovativa,
magnetica ed ipnotica.
M.C.Escher, Conchiglie, 1949 Mezzatinta, 160x109 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Metamorfosi II, 1939-40 Xilografia, 192x3895 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Girasoli, 1918 Linoleografia, 165x151 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Stelle, 1948 Xilografia di testa, 320x260 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Relatività, 1953 Litografia, 277x292 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Salire e scendere, 1960 Litografia, 355x285 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Buccia, 1955 Xilografia di testa e xilografia, 345x235 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher,Vincolo d'unione, 1956 Litografia, 253x339 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Limite del cerchio III, 1959 Xilografia, diametro 415 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |
M.C.Escher, Cavaliere, 1946 Xilografia, 239x449 mm Collezione M.C.Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C.Escher works © 2023 The M.C.Escher Company. All right reserved www.mcescher.com |